Razionalità e intraprendenza: quando a condurre un’azienda agricola sono le donne.

Quale modo migliore per celebrare la festa della donna che introdurre Eleonora e Rossella, titolari di due delle aziende agricole produttrici di alcune specialità umbre in vendita nel nostro e-shop? Un esempio, tutto al femminile, per quelle giovani donne con la passione per la natura e i prodotti che la madre terra ci offre. Parliamo, nello specifico, dell’azienda agricola e fattoria didattica Siena Eleonora Maria e di Ro.Lo. Agricola. Andiamo a scoprire cosa Eleonora e Rossella hanno da raccontarci.

 

Eleonora, partiamo dal principio. Ci racconti come nasce la sua azienda agricola.

Si tratta di una passione di famiglia. Mio nonno era un allevatore, che ha poi dismesso l’allevamento intensivo, lasciando un terreno da coltivare e una struttura dove ho deciso di ospitare un mulino per le farine. Studiando un po’, avevo constatato che nel campo delle farine – integrali, di tipo 1 ecc. – più comunemente commercializzate non è tutto oro quello che luccica. Quindi ho pensato di realizzare un’attività che avesse un basso impatto sul territorio e che al contempo mi permettesse di vendere i  miei prodotti. Lavoro evitando gli sprechi: dal grano produco direttamente le farine e con gli scarti, la crusca o il tritello faccio cibo per gli animali della zona, o per i miei.

Come mai ha deciso di far parte del progetto de I Taddeo?
Attualmente vendiamo da noi e presso piccoli negozi di specialità che sanno dare valore alla qualità del prodotto. Motivo per cui abbiamo aderito al progetto. Fin dall’inizio, I Taddeo ci hanno tenuto a conoscere in prima persona i produttori e i processi produttivi. Mi è sembrato un segnale di grande attenzione, verso il consumatore e verso il produttore.

Perché ha scelto di tener fede alle tradizioni?
È un fatto di educazione del consumatore. Rispettare la stagionalità del prodotto vuol dire non sfruttare malamente la terra e avere un prodotto finale unico per qualità e sapore. Voler trovare un pomodoro fresco a dicembre è controproducente per tutti: per l’ambiente (vanno fatte colture intensive, utilizzati trasporti ecc.) e per il consumatore, che non sa da dove viene e come è stato lavorato.

In azienda lei si occupa di tutto, dalle rotazioni colturali alle semine. Quali sono gli aspetti positivi e quelli negativi dell’essere donna nella conduzione dell’attività? Nessuna difficoltà, nel nostro ambiente è naturale. Però mi accorgo che noi donne abbiamo un approccio più razionale verso l’agricoltura, cerchiamo di variegare i prodotti, pianifichiamo di più le semine, abbiamo un metodo di precisione, meno istintivo.

Ci consiglia un piatto da realizzare con uno o più prodotti della sua azienda?
Farei una schiacciata con le cipolle, utilizzando farina di grano tenero tipo 1 e farina integrale di farro. È semplice da realizzare, piace a tutti e ti risolve la giornata.

Rossella, ci racconti come nasce Ro.Lo agricola.
L’azienda nasce nel 2008 dalla volontà mia e di mio marito di avviare un’attività agricola. Entrambi proveniamo da famiglie di contadini, che si sono poi dati al lavoro in fabbrica. Volevamo fare qualcosa di non convenzionale, perché crediamo nei prodotti naturali. Siamo così andati in cerca di prodotti tipici del nostro territorio, iniziando dalle lenticchie (con lo stesso seme di quelle di Castelluccio), dai ceci sultano e dallo zafferano (quello tipico di Cascia).

Qual è il messaggio che volete dare attraverso il vostro lavoro?
Crediamo fortemente nel motto siamo quel che mangiamo. Ci è sempre piaciuto mangiare prodotti naturali e ci siamo resi conto della differenza tra prodotti genuini e ciò che si compra al supermercato o si mangia in molti ristoranti. Abbiamo quindi voluto iniziare ad educare la gente ai prodotti naturali e ai sapori di una volta.

Come portate avanti oggi questo impegno di famiglia?
Dopo esserci formati sul biodinamico, oggi ci spingiamo un po’ più in là. A seguito delle richieste dei nostri clienti, abbiamo iniziato con la trasformazione presso laboratori terzi: creme di ceci e lenticchie, ceci lessati in acqua salata, confetture di frutta dal nostro frutteto senza pectina o addensanti, realizzate con una lenta cottura, come si faceva un tempo.
Abbiamo un laboratorio tutto nostro e un luogo dove accogliere i visitatori e realizzare degustazioni, per far vedere loro dove nascono i prodotti che mangiano. In azienda lavoriamo io, che mi occupo soprattutto della trasformazione, mio marito, destinato ai lavori più pesanti, e mia figlia, che è l’amministratrice.

Due donne al comando cosa portano in più all’azienda?
L’intraprendenza. Ho dovuto combattere un po’ con la diffidenza di mio marito quando, nel 2017, ho deciso di realizzare il laboratorio. Finché anche lui non si è reso conto che fosse indispensabile ed ha deciso di appoggiarmi.

È a tavola con i nostri lettori, quale ricetta consiglierebbe con uno (o più) dei suoi prodotti di stagione?
Senza dubbio un antipasto con crostini di pane con crema di lenticchie o con una sfiziosa insalata di ceci lessati, cipolla rossa di tropea e senape. Il risotto allo zafferano, un classico. E, per chiudere, una crostata con ricotta allo zafferano e gocce di cioccolato.

Ti è piaciuta la storia di Eleonora e Rossella?

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